Carla Gallo indossa un abito arbëreshe - Foto archivio anno 1986
- Frymerè
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- 20 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 15 nov 2024
Il costume tradizionale arbëreshe è un capolavoro di artigianato, ricco di dettagli che raccontano una storia di eleganza e cultura. Ogni elemento ha un nome e un significato unico, che merita di essere conosciuto e apprezzato.
Il "Velli", il prezioso velo copricapo, è lavorato all’uncinetto con filo d’oro, simbolo di raffinatezza e tradizione. Esso incornicia il viso con un’eleganza senza tempo.
"Milleti", invece, è il merletto inamidato di cotone, un accessorio che aggiunge un tocco di delicatezza e luce al costume, accompagnando la camicia e le altre componenti. Questo merletto viene cucito con la "Linja", una lunga camicia in cotone finemente ricamata sul davanti, che rappresenta il cuore del vestiario tradizionale per la sua semplicità e bellezza.
A dare carattere e ricchezza al costume è il "Xhipuni", il giubbetto in seta azzurra decorato con galloni in oro, applicati con maestria sul retro, sulle maniche e sul seno, esaltando la preziosità dell’abito e sottolineando l’abilità artigianale delle mani che lo hanno creato.
La "Coha", infine, è la seconda gonna utilizzata nel costume di gala. Realizzata in seta verde, è un simbolo di opulenza e solennità, completando con grazia l’abbigliamento per le occasioni più importanti.
Questi elementi, con i loro colori vivaci e i dettagli ricercati, trasformano il costume arbëreshe in un’opera d’arte indossabile, capace di portare avanti tradizioni antiche con fierezza e passione.
Un dettaglio distintivo di grande significato era costituito dalle strisce d’oro poste nella parte inferiore del costume. Queste non erano semplici decorazioni, ma un vero e proprio indicatore della posizione sociale della famiglia: più la famiglia era benestante, più alta e appariscente era la striscia, trasformando l’abito in una sorta di narrazione visiva del proprio status.

In foto indosso un abito di mia zia Rosaria che ringrazio
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